La famiglia Liessi vive il contesto socioculturale vitivinicolo da oltre un secolo. Le prime tracce risalgono all'inizio del '900, quando nonno Augusto, originario di San Pietro di Feletto, prende in moglie nonna Caterina, proveniente da Refrontolo, e con essa una dote di circa sei ettari di terreno, coltivati ad alberi di gelsi e di fichi, oltre a prati e viti. Si rammenta che a quel tempo la produzione di uva di aggirava intorno ai 3-400 quintali: proporzioni cospique per quel determinato periodo storico. Da lì ebbe origine una discendenza che legò indussolubilmente le proprie sorti al culto del vino. Tre generazioni, da allora, hanno condotto le attività di famiglia, tra alterne vicende, come sempre accade nelle storie delle famiglie di antica origine. Efren e Jean Claude rappresentano così la terza generazione tra le suddette.
A partire dalla seconda metà degli anni '80 i due fratelli ereditano infatti per successione due ettari di terreno, oramai già del tutto trasformati in vitivinicoli dai loro predecessori. Vi apportano delle notevoli migliorie, sia dal punto di vista gestionale - manutentivo che da quello produttivo. Una novità tra tutte sta di certo nella distribuzione del vino, da sfuso a imbottigliato: dal 2005 in poi l'azienda ha iniziato pertanto la vendita in bottiglia; ha inoltre intensificato la coltura delle viti di dui ½ dell'allevamento a spalliera semplice e ½ spalliera doppia -, ed è in grado di assicurare oggi una produzoine di più di 15000 bottiglie, tra bianchi e rossi, questi ultimi sia da vitigni autoctoni che internazionali. L'80% dell'intera produzione, tuttavia attiene al Prosecco DOCG, suddiviso nelle due tipologie Spumante Superiore Brut ed Extra Dry Millesimato. Da sempre la missione dell'azienda Le Mire è volta alla difesa dei valori vitivinicoli tradizionali, con occhio attento all'innovazione e all'interpretazione moderna dei propri vini, in una sapiente sintesi tra il carattere e lo stile della cultura antica e le più avanzate tecnologie qualitative.
Il prosecco spumante superiore dell'azienda Le Mire, nella sua versione Millesimato Extra Dry, è un vino equilibrato, dove tutte le caratteristiche peculiari di tale tipologia si esprimono al meglio: amabilità, morbidezza, freschezza. Il tenore zuccherino contenuto, infatti, assieme ad una moderata bollicina aggraziata, nonchè l'acidità apprezzabile, rendono questo prosecco piacevole e sorprendente anche negli abbinamenti più azzardati quali primi piatti abbastanza strutturati, come risotti cremosi; verdurine in pastella e molluschi di mare, come vongole e lumache. Non male l'accostamento a carni bianche popo lavorate, sopratutto pollame.
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Il prosecco spumante superiore dell'azienda Le Mire, nella sua versione Brut, presenta un ottimo aspetto visivo dovuto alla sua spuma bianchissima, persistente e compatta. Molto fine, nei suoi sentori floreali, che riportano alla mente il bouquet di fiorellini freschi di campo nonchè il glicine bianco. Altrettanto freschi i suoi sentori fruttati di mela verde e citrici di lime. Sullo sfondo, note minareli si ripropongono anche al gusto nella persistente e gustosa sapidità di questo vino adatto pertanto ad abbinamenti delicati e non particolarmente strutturati quali formaggi freschi vaccini (ricotta, in primis, e primosale), e crostacei a spiccata tendenza dolce come gamberi e mazzancolle.
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Un ottimo rosso, questo blend fiore all'occhiello dell'azienda Le Mire, dove tutte le principali peculiarità di un vino di tale calibro sanno essere dosate e mai scomposte: complessità olfattiva, morbidezza, persistenza, qualità, armonia. Questo è un vino barricato, che trascorre 18 mesi in legno di rovere francese e legno americano, e che ha avuto la capacità di cogliere le migliori note speziate dall'uno e dall'altro, senza mai esagerare. È elegante, equilibrato, molto fine. E per questo richiesre abbinamenti altrettanto raffinati: carpaccio di manzo con bacche di ginepro, agnello, quaglie, zuppe di cereali e legumi, nonchè formaggi vaccini e pasta dura stagionati e caprini a pasta semidura.
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Cabernet sauvignon, cabernet franc, merlot e marzemino. Limpidezza e colore vivace; bel corpo. Sentori di marasca croccante e piccoli frutti rossi, quali fragoline di bosco, mirtilli, ribes; nonchè un floreale fresco e pungente di violetta, geranio odoroso ed elicriso. Segue un vegetale delicato di peperone verde, che riconduce ai due cabernet, rendono più ampio il bouquet olfattivo, arricchito, ancor più, sul finale, da note minerali di ruggine e graffite. Un vino giovane in annata, che fa solo acciaio, ma acquista in complessità grazie alla qualità delle uve: mix perfetto quanto ad apporto di colore, corpo, struttura, profumi e morbidezza. Questo vino si abbina meravigliosamente a carni arrostite o formaggi a pasta molle saporita.
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